
Occorre una grande concentrazione: quando voglio evocare tale artista o talaltro, mi raccolgo, gli occhi chiusi, fino a che delle immagini nascono in me spontaneamente.
Non si tratta di immagini che riproducono direttamente le opere di questi grandi artisti, piuttosto di immagini indirette, allusioni, simboli puramente poetici, equivalenti verbali.
E' lavorando su questo, su queste metafore, che io costruisco la mia poesia.
Henri Rousseau Le Douanier à l'octroi du point-du-jour
C'est le commencement, le monde est à repeindre
l'herbe veut etre verte, elle a besoin de nos regards
les maisons où l'on vit, les routes où l'on marche,
les jardins, les bateaux, les barrières
m'attendent pour entrer dans leur vrai paradis.
Je ne suis pas ici pour me moquer des choses,
dans mes yeux qui les recueillent elles font de beaux reves
et dans mes yeux puis dans mes mains elles deviennent sages,
égales et polies comme des images.
Je voudrais etre du ciel l'abosolu photographe
et pour l'éternité fixer la noce de Juillet
la mariée comme une crème et la grand mère qui se tasse
et le caniche noir et les invités à moustaches
qui sont de la meme famille [...]
l'erba vuol esser verde, ha bisogno dei nostri sguardi
le case dove viviamo, le strade dove camminiamo,
i giardini, i battelli, gli steccati
mi aspettano per entrare nel loro vero paradiso.
Non sono qui per prendermi gioco delle cose,
nei miei occhi che le raccolgono fanno dei bei sogni
e negli occhi e poi nelle mie mani diventano sagge,
uguali e pulite come immagini.
Io vorrei essere l'assoluto fotografo del cielo
e fissare per l'eternita' le nozze di luglio
la sposa come una crema, la nonna che finalmente tace
e il barboncino nero e gli invitati coi baffi
che appartengono alla stessa famiglia [...]
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